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ARTICOLO TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 24/12/2011 - Il “Gallo” comincia una stagione da star

Pallacanestro - Nban Domani scatta il campionato Usa, il lodigiano debutterà a Dallas il giorno di Santo Stefano
Il “Gallo” comincia una stagione da star
Leader indiscusso dei Nuggets, punta a play off e gara delle stelle
 

denver Esistono parecchi modi di dire per significare che un buon inizio può essere spesso un preludio per un ottimo proseguimento, ma Gallinari ha preferito passare dalle parole ai fatti. Per sancire l'avvio della sua quarta stagione nell'Nba, la prima che inizierà interamente all'ombra delle vette del Colorado, Danilo ha infatti voluto presentarsi a coach, compagni e tifosi con una partita da vero leader, provando ad avanzare già a dicembre la propria candidatura per un posto nell'All Star Game (anche se, così come è successo nel 1999, il “lockout” potrebbe far saltare la classica giornata delle stelle) e con la ferrea intenzione di guidare per mano i suoi Nuggets verso un difficile, ma non del tutto impossibile, accesso ai play off. Nella seconda e ultima amichevole prestagionale la 23enne stella di Graffignana ha già dimostrato di avere ormai acquisito la maturità e i gradi per poter ambire a essere il punto di riferimento di una squadra d'oltreoceano, guidando Denver all'"Us Airways Center" di Phoenix alla vittoria contro i Suns per 110-95 con ben 23 punti, frutto di 4/10 da due, 2/7 da tre e 9/9 ai liberi, più 6 rimbalzi, 3 assist, 2 rubate e +19 di plus/minus in 34' di gioco. Miglior marcatore dell'incontro, più tiri presi, più minuti giocati, la palla in mano spesso e nei minuti che contano: anni luce di distanza, insomma, rispetto agli interminabili minuti in un angolo del "Madison Square Garden" ad attendere gli scarichi dei compagni (sempre troppo avari) di memoria newyorkese. Sì, perché l'avventura americana del "Gallo" era cominciata proprio nella "Grande Mela" con la maglia dei Knicks, ma al grandissimo feeling che ha da subito instaurato con coach Mike D'Antoni e, dopo la notte dei fischi al draft del giugno 2008, anche con tutti i supporters di New York, non è seguito un altrettanto lineare rapporto con i colleghi in maglia bluarancio. Le due stagioni e mezza nella "East coast", oltretutto costellate da infortuni che ne hanno minato il rendimento, sono così trascorse tra alti e bassi, con picchi di prestazioni eccellenti che non hanno però mai trovato una soluzione di continuità. Dopo la stagione da “rookie”, chiusa con 6,1 punti in 14,7 minuti di gioco (nelle sole 28 gare disputate), Gallinari ha trovato il quintetto, lo spazio (33,9 minuti per gara) e qualche pallone in più (che gli hanno fruttato 15,1 punti di media), anche se il suo talento è stato compresso per sfruttarlo solo come tiratore dall'arco (44% il primo anno, 38% il secondo). La vera svolta è arrivata il 22 febbraio scorso nella "trade" che lo ha “impacchettato” in Colorado sostanzialmente al posto di Carmelo Anthony. A Denver "Danny boy" ha trovato una squadra più adatta alle sue caratteristiche, un allenatore come George Karl incline a usare l'intelligenza e il talento del lodigiano in modo più completo. E ha trovato anche le vittorie. Con i Nuggets Danilo (che ha terminato la sua terza stagione con 15,6 punti in 33,9 minuti) ha raggiunto così anche per la prima volta i play off Nba, chiusi al primo turno contro gli Oklahoma City Thunders e nei quali ha messo a segno 12 punti di media, ma con ottime percentuali al tiro (43% dal campo, 46% da tre), tornando un po’ a soffrire l'egoismo di qualche compagno di squadra (J.R. Smith su tutti). Nella stagione che prenderà il via domani e che vedrà Danilo esordire nel giorno di Santo Stefano in Texas conto i Dallas Mavericks campioni in carica di Dirk Nowitzki (ore 2.30 italiane della notte tra il 26 e il 27), la musica sarà però differente. L'irreversibile (almeno contrattualmente) esodo cinese di tre “big” dei Nuggets durante il Elockout” (Kenyon Martin, Wilson Chandler e proprio J.R. Smith) ha consegnato le chiavi della franchigia a Gallinari, formalmente investito da coach Karl e dai compagni come il leader offensivo, ma non solo, della squadra. Nei soli 66 incontri (contro gli 82 soliti) della stagione che ha appena archiviato la serrata dei proprietari, il "Gallo" sarà il maggior responsabile delle sorti dei suoi Nuggets, deputato ad assicurare nuovamente un posto tra le magnifiche 16, mentre un invito al banchetto delle stelle Nba è già stato recapitato: basta solo accoglierlo e, tra una tripla e una schiacciata in contropiede, rispondere presente.Lorenzo Meazza



 

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